Fonte: www.curenaturali.it

L’ARTETERAPIA NELL’ONCOLOGIA PEDIATRICA

L’arteterapia nell’oncologia pediatrica è fondamentale perché cura l’anima di quei bambini ospedalizzati che necessitano non solo di un compendio di cure per il fisico, ma anche per la mente e per il cuore

Arteterapia nell’oncologia pediatrica: quando?

L’arteterapia nell’oncologia pediatrica ha fatto ingresso nelle corsie degli ospedali intorno agli anni ‘70. In primo luogo attraverso la musica e in modo particolare circa l'effetto rilassante e calmante della musica su quelle persone che presentano disturbi psichiciL’arteterapia, successivamente esportata anche in altre corsie ospedaliere, oncologica pediatrica soprattutto, si presenta dunque come un rimedio efficace per la cura dell’anima di quei bambini che alternano importanti terapie fisiche (chemioterapie, radioterapie) a cure psicologiche. È importante mantenere sempre vivo il percorso dell’arteterapia nell’oncologia pediatrica in tutte le fasi della malattia, così da diventare un efficace supporto a sostegno della guarigione e della cura stessa.

 

 

 

Arteterapia nell’oncologia pediatrica: come?

Il setting dell'arteterapia nell’oncologia pediatrica è un laboratorio o atelier dotato di materiali a basso costo e di spazi sufficientemente ampi e sicuri per consentire la libertà dei movimenti, che sono del corpo espressione non verbale. In un reparto d’ospedale sarebbe sufficiente avere a disposizione un’ampia sala d’aspetto con sedie comode, uno stereo e un grande tavolo. Il resto viene portato dall’arteterapeuta, a seconda della tecnica artistica che vuole utilizzare con il bambino: carta, colori, colla, forbici, materiali modellabili, strumenti musicali, colori ad acqua e così viaOggi vi sono molti ospedali in pressoché tutta l’Italia che offrono questo tipo di supporto. Arteterapeuti che si occupano di arteterapia nell’oncologia pediatrica li troviamo presso il dipartimento di ematologia oncologica dell'Ospedale San Martino di Genova, che offre settimanalmente una giornata di arteterapia, oppure presso l’oncologia medica dell’Ospedale Careggi Firenze, e ancora presso i vari centri di oncologia pediatrica di Milano, Roma, Catania, Aviano, Perugia, Parma, Pavia, Verona. Utile documento visivo su come lavora l’arteterapia nell’oncologia pediatrica è il documentario sull’Ospedale Oncologico Pediatrico di Kiev

 

 

 

Arteterapia nell’oncologia pediatrica: perché?

Sebbene inizialmente le pratiche arteterapeutiche si sviluppassero in un contesto ospedaliero solo “mentale”,  sono diventate successivamente pratica imprescindibile nelle corsie “oncologiche”, in particolare per il percorso di quei bambini affetti da malattie terminali ( leucemie, forme tumorali) e ospedalizzati. È naturale che questi bambini presentano un vissuto emotivo caratterizzato da forte ansia e angoscia ed è necessario da parte di chi sta loro intorno avere chiaro che la mente influenza il fisico e viceversa. Queste emozioni negative possono comunque essere esternate e soprattutto esorcizzate e riconsegnate al mondo attraverso un prodotto creativo, che trova nell’infanzia un terreno molto più fertile e di facile percorrenza rispetto all’età adultaIl dolore che provoca la condizione di malattia oncologica è tale che può rallentare o addirittura bloccare la guarigione. Ecco perché è importante mantenere un livello di comunicazione delle proprie ansie sempre attivo e costante, al fine di indirizzare le energie positive verso la cura fisica.Ricerche scientifiche hanno dimostrato che attraverso l’arteterapia oncologica pediatrica il dolore viene attenuato durante le fasi più acute, il bambino, mentre concentra la mente sul lavoro che sta svolgendo, accantona il senso di malessere fisico. Ad esempio, la musicoterapia rappresenta un valido strumento per migliorare l’umore e rilassare, mentre la terapia d’espressione corporea contribuisce, mediante piccoli movimenti in armonia con il proprio fisico, a recuperare la dimensione corporea e metabolizzare ed elaborare gli eventuali mutamenti fisici legati al tumore.